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Maeg loves football
Storia di un'opera tra innovazione e design
Intro

Questa storia racconta di calcio e di mondiali, dell’emozione che uno stadio può racchiudere e custodire e del legame speciale che questo luogo magico può creare tra le persone e lo sport.

Questa storia racconta di uno degli stadi di calcio più spettacolari mai costruiti, ed è anche la storia dell’azienda che ha creduto fino in fondo all’idea di poterlo realizzare.

Questa è la storia dello stadio Al Janoub, ed è anche la storia di Maeg, che inseguendo un sogno è arrivata fino in Qatar...

“ Non c’è un altro posto del mondo dove l’uomo è più felice che in uno stadio da calcio. ”

Albert Camus

1. Storia dei mondiali

La storia del calcio ha inizio in Scozia alla fine dell’Ottocento. A Glasgow, in un pomeriggio di fine novembre del 1872, per la prima volta due squadre nazionali, Scozia e Inghilterra, si incontrano per disputare una partita di calcio. Il campo da gioco è il West of Scotland Cricket Club, un’ampia distesa verde molto più grande di un normale campo da calcio. Non esistono ancora delle strutture per ospitare il pubblico ma, al costo di 1 scellino per gli uomini – e gratis per le donne – accorrono 4.000 spettatori, che assistono all’incontro in piedi, attorno al campo di gioco. La partita, che finirà in parità, segnerà la data zero per la storia mondiale del calcio.

A partire da quello storico incontro, nel corso dei decenni successivi il gioco del calcio si diffonde rapidamente in tutti i paesi, facendo innamorare di questo sport milioni di persone, tanto che nel 1928 il presidente della FIFA Jules Rimet approva il progetto di organizzare un torneo di squadre nazionali provenienti da tutto il mondo. Nasce la Coppa del Mondo, che verrà disputata per la prima volta in Uruguay nell’estate del 1930.

Finale della Coppa del Mondo 1950, Brasile. Allo stadio Maracanã di Rio de Janeiro, realizzato appositamente per il torneo, si raduna una folla oceanica: 199.854 spettatori, un record di presenze che non verrà mai più superato nelle competizioni a venire. La vittoria del Brasile è data per scontata, ma la nazionale dell’Uruguay ribalta il pronostico e vince la finale gettando un paese intero nella disperazione, con la partita che verrà ricordata come il Maracanazo, il lutto nazionale del Brasile.

Semifinale della Coppa del Mondo 1970, Messico. 102.444 spettatori siedono sugli spalti per assistere all’incontro che verrà ricordato come el partido del siglo, come riporta la targa commemorativa apposta all’esterno dello stadio Azteca di Città del Messico. Italia e Germania si sfidano in una delle partite più emozionanti della storia del calcio: i tempi regolamentari si chiudono sul risultato di 1 a 1 e l’Italia vince 4 a 3 dopo i tempi supplementari, facendo impazzire di gioia milioni di italiani.

Quarti di finale della Coppa del Mondo 1986. Allo stadio Azteca di Città del Messico, sotto gli occhi di 114.580 spettatori la leggenda del calcio Diego Armando Maradona trascina in semifinale la nazionale argentina e risolve la partita contro l’Inghilterra. Prima segna irregolarmente con un tocco di mano, la mano de Dios, e dopo una manciata di minuti raccoglie il pallone nella propria metà campo e con una cavalcata memorabile batte il portiere inglese realizzando il gol più bello di tutti i tempi.

“ Thank you for believing in change, thank you for believing in expanding the game, thank you for giving Qatar a chance. We will not let you down, you will be proud of us, you will be proud of Middle East. I promise you this. ”

Sheikh Mohammed Bin Hamad Al Thani
Managing Director of the Supreme Committee for Delivery & Legacy

2. FIFA World Cup Qatar 2022
21 Novembre - 18 Dicembre
8 Stadi
Impianti climatizzati
Eco-Friendly

Coppa del Mondo 2022, Qatar. Il 2 dicembre 2010 la candidatura del Qatar ottiene 14 voti alla quarta votazione, superando quella degli Stati Uniti. Dopo 52 anni dalla sua istituzione, per la prima volta nella storia dei mondiali, il campionato del mondo di calcio si svolgerà in un paese medio orientale. A causa del clima desertico, delle temperature estreme e di una quantità di pioggia annuale quasi pari a zero, i mondiali in Qatar si svolgeranno in inverno, dal 21 novembre al 18 dicembre, quando le condizioni climatiche sono più miti.

La nazionale del Qatar è una squadra giovanissima, che ha disputato la sua prima partita ufficiale nel 1970. Negli ultimi anni ha cominciato a raccogliere entusiasmo e sostegno crescenti grazie ai risultati sempre più convincenti ottenuti in ambito internazionale: i tifosi sono ancora in festa dopo la prima, straordinaria vittoria della Coppa d’Asia, conquistata battendo il Giappone a febbraio. Il paese è in fibrillazione, e si prepara in grande stile a tifare per la propria nazionale e accogliere le squadre più forti del mondo.
Nel frattempo, oltre ai lavori di ampliamento del sistema delle infrastrutture ferroviarie e metropolitane, in Qatar sono cominciati anche i lavori di costruzione dei nuovi, ambiziosi stadi che ospiteranno le fasi finali della Coppa del Mondo nel 2022. Il Qatar infatti ha iniziato una corsa contro il tempo per realizzare 7 stadi da zero e per rinnovare lo storico Khalifa International Stadium, per un totale di 8 complessi sportivi che resteranno nel patrimonio architettonico di questo paese.

Ogni stadio sarà dotato di un avanzato impianto di climatizzazione che garantirà il massimo comfort a tifosi e giocatori, qualsiasi sia la temperatura esterna: una cosa che nel calcio non si era mai vista. Per contrastare le temperature elevate infatti l’uso dell’aria condizionata abbasserà le temperature a circa 20 gradi in campo e 23 sugli spalti. L'innovazione in fase di sperimentazione prevede un sistema in cui l'aria fredda viene pompata all’interno degli stadi attraverso un sistema alimentato da acqua refrigerata: la struttura dello stadio funzionerà come una barriera a protezione della bolla d’aria fredda al suo interno, che grazie a questo sistema verrà mantenuta a temperatura costante per tutta la durata dell’incontro.

Gli stadi, contraddistinti da un design unico e visionario, saranno tutti eco-friendly: la progettazione degli impianti è stata infatti condotta all’insegna della sostenibilità, utilizzando solo i materiali più rispettosi dell’ambiente. Soluzioni rinnovabili e a basso consumo energetico, come l’installazione di pannelli solari, vengono incorporate nelle strutture contribuendo in alcuni casi ad alimentare gli stadi stessi. Tutti gli stadi inoltre sono realizzati con strutture modulari: questo aspetto nuovo e strategico permetterà al termine della competizione di rimuovere parte delle gradinate con i posti a sedere, che verranno destinate alla realizzazione di nuovi impianti sportivi in altre località nel mondo. La ridotta capacità degli stadi rappresenterà poi la giusta dimensione per il campionato di calcio qatariota e gli altri eventi sportivi.

AL JANOUB STADIUM

L’Al Janoub è stato il primo tra i nuovi stadi in costruzione ad essere inaugurato. In occasione della finale dell’Emir Cup, il 16 maggio 2019 si è svolto uno show dedicato alla memoria di Zaha Hadid, l’architetto che ha progettato questo impianto futuristico. Costruito ad Al Wakrah, il più antico centro abitato del Qatar famoso per la raccolta delle perle e la pesca, l’Al Janoub Stadium deve il suo design curvilineo proprio alle tradizionali barche a vela utilizzate nel Golfo Persico. L’interno dello stadio è altrettanto spettacolare, con la struttura delle travi che ricorda la gigantesca prua di una nave. Lo stadio è stato progettato con un tetto retraibile, che permette di mantenere l’impianto a una temperatura confortevole grazie agli innovativi sistemi di aria condizionata.

AL THUMAMA STADIUM

L’Al Thumama Stadium si trova 12 km a sud di Doha e dal lungo mare della città. Con la sua struttura circolare e ultramoderna, questo stadio da 40.000 posti diventerà un’icona dello skyline del Qatar. Arab Engineering Bureau è il prestigioso e rinomato studio di architettura qatariota che si è occupato del concept e del design dell’Al Thumama Stadium, ispirandosi al gahfiya, il copricapo maschile tradizionale indossato dagli uomini in molti paesi arabi, che rappresenta un elemento fondamentale nell’abbigliamento qatariota, simbolo della dignità e dell’indipendenza di questo paese.

EDUCATION CITY STADIUM

Il design dell’Education City Stadium si ispira alla storia dell’architettura islamica, mescolando elementi tradizionali con elementi futuristici. La facciata dello stadio è caratterizzata da strutture triangolari che formano complessi motivi geometrici a forma di diamante, che sembrano cambiare colore in base alla luce del sole. Lo stadio ha ricevuto la massima valutazione per design e progettazione dal Global Sustainability Assessment System, l’organo di competenza incaricato di valutare l’impatto ambientale e la sostenibilità delle costruzioni: il 55% dei materiali utilizzati per lo stadio infatti deriva da fonti sostenibili e il 28% contiene materiali di riciclo.

AL BAYT STADIUM

L’Al Bayt Stadium è in costruzione nella città di Al Khor, nel nord est del Qatar. È stato progettato con una capacità di 60.000 posti a sedere e ospiterà gli incontri dei Mondiali fino alle semifinali. Lo stadio deve il suo nome al bayt al sha’ar, la tenda usata dai popoli nomadi del Qatar di cui riprende la forma. Proprio come una tenda, la parte superiore della struttura modulare dello stadio verrà rimossa al termine della competizione e destinata ai paesi in via di sviluppo. L’ombra proiettata dalla tenda, il tetto retraibile e l’aria condizionata contribuiranno a mantenere una temperatura confortevole all’interno dello stadio.

AL RAYYAN STADIUM

L’Al Rayyan Stadium è lo stadio da 40.000 posti in costruzione alle soglie del deserto, a qualche km a ovest di Doha. Il design si richiama alla storia del Qatar: la sua brillante facciata esterna è realizzata infatti con elementi che si rifanno ad alcuni aspetti caratteristici del paese, come le dune del deserto, mentre l’intricata geometria del rivestimento dello stadio rispecchia i prodotti del pregiato artigianato locale. Lo stadio è inoltre realizzato con particolare attenzione all’uso consapevole dei materiali, la maggior parte dei quali proviene dallo stadio Ahmed Bin Ali, che si trovava in questa zona prima di essere demolito.

LUSAIL STADIUM

Il Lusail Stadium rappresenta il fulcro della futura Lusail City, una città in costruzione nel deserto a 15 km da Doha. In questo stadio avveniristico da 80.000 posti si svolgeranno sia la cerimonia di apertura dei Mondiali che la finale del torneo. Ad opera dello studio di architetti Foster + Partners, il design dello stadio è futuristico: si ispira al gioco di luci e ombre che caratterizza la tipica lanterna araba ed è valorizzato da un avanzato sistema di illuminazione che imita il bagliore di una lanterna. La facciata esterna dello stadio è inoltre decorata con intricate lavorazioni dorate che ricordano i lavori artigianali locali e le imbarcazioni a vela.

RAS ABU ABOUD STADIUM

Il Ras Abu Aboud Stadium si affaccia direttamente sul Golfo, di fronte al meraviglioso skyline di Doha. La particolarità dello stadio è quella di essere costruito utilizzando containers, posti a sedere rimovibili ed elementi modulari di acciaio, rifacendosi idealmente all’adiacente porto e alla lunga tradizione marittima di Doha. Grazie a questo design unico e visionario ideato da Fenwick Iribarren Architects, la struttura verrà completamente smontata alla fine dei Mondiali per essere destinata ad altri progetti sportivi, stabilendo così un nuovo modello di sostenibilità e introducendo nuove idee di pianificazione architettonica.

KHALIFA INTERNATIONAL STADIUM

Il Khalifa International Stadium è stato un punto di riferimento per lo sport qatariota, avendo anche ospitato nel corso della sua illustre storia la Coppa del Golfo, i Giochi Asiatici e la Coppa delle nazioni asiatiche. Il rifacimento dello stadio è terminato nel maggio del 2017: la facciata esterna è stata completamente sostituita da una struttura futuristica, arricchita da due archi iconici che sovrastano lo stadio, visibili a km di distanza. Per proteggere lo stadio dall’esposizione solare e per mantenere una temperatura interna costante, grazie anche al sistema di aria condizionata, è stata aggiunta una struttura di copertura al di sotto degli archi.

3. Al Janoub Stadium

Zaha Hadid è stata uno degli architetti più influenti e visionari del nostro tempo. Prima donna a vincere il premio Pritzker, l’equivalente del premio Nobel in architettura, con la sua straordinaria sensibilità artistica e il suo stile originale ha contribuito a ridefinire i canoni architettonici del XXI secolo. Grande sperimentatrice, si è spesso avventurata oltre i confini che separano architettura e design, realizzando alcuni tra gli edifici contemporanei più importanti al mondo. Lo stadio Al Janoub rappresenta uno degli ultimi straordinari progetti ideati da Zaha Hadid, di cui purtroppo, a causa della scomparsa prematura avvenuta nel 2016, non ha potuto vederne la fine.

Nel 2013 Zaha Hadid Architects (ZHA) ha presentato il suo progetto per lo stadio Al Janoub ad Al Wakrah, destinato ad ospitare i quarti di finale della Coppa del Mondo del 2022. Zaha Hadid ha ideato uno stadio unico, capace al tempo stesso di far fronte al caldo torrido della regione e di onorare la storia e la tradizione del Qatar: si tratta probabilmente dello stadio più iconico tra quelli commissionati per la competizione calcistica. L'eleganza delle sue facciate a pieghe, il dinamismo delle geometrie e l'innovazione del suo tetto retrattile hanno creato a tutti gli effetti un precedente nella progettazione degli stadi.

Jim Heverin, Project Director di ZHA, ha spiegato che per realizzare la struttura dello stadio Zaha Hadid ha studiato le forme del Dhow, la tipica imbarcazione a vela araba: «Non volevamo riproporre letteralmente la struttura di un Dhow, quindi abbiamo cercato di astrarla per creare qualcosa di dinamico, che potesse essere interpretato in modi diversi». Il risultato è una struttura accattivante: «allo scafo del Dhow, simile a una conchiglia, corrisponde il tetto dello stadio, come se fosse composto da una collezione di conchiglie. Internamente la struttura è caratterizzata da nervature, richiamando la struttura dello scafo, mentre esternamente il rivestimento è pieghettato come una vela».

“ Non volevamo riproporre letteralmente la struttura di un Dhow, quindi abbiamo cercato di astrarla per creare qualcosa di dinamico, che potesse essere interpretato in modi diversi. ”

Zaha Hadid

Per progettare la copertura del tetto scorrevole, ZHA ha collaborato con la società tedesca di ingegneria e consulenza Schlaich Bergermann. Realizzato con membrane in politetrafluoroetilene (PTFE), il tetto può essere spiegato come se fosse la vela di un’imbarcazione, proteggendo dal caldo i giocatori e gli spettatori. A questo fattore protettivo, oltre che spettacolare, si aggiunge anche il gigantesco sistema di aria condizionata installato all’interno dello stadio, alimentato da pannelli solari: grazie alla capillare distribuzione di condutture apposite al di sotto delle gradinate, nello stadio verrà pompata aria condizionata che sarà poi raccolta, riciclata e nuovamente raffreddata, creando un ciclo continuo all’interno della struttura.

La Supreme Committee for Delivery & Legacy, l’organo responsabile della supervisione dei progetti per la Coppa del Mondo del 2022, ha presentato una richiesta per la realizzazione di uno stadio con una capacità di 40.000 posti a sedere. Una clausola specifica che metà di questi dovranno essere rimossi al termine della competizione per ospitare in maniera più consona le partite del campionato qatariota. I 20.000 posti temporanei sono stati quindi progettati e realizzati per essere smontati al termine della competizione: verranno trasportati in paesi in via di sviluppo che necessitano di infrastrutture sportive, contribuendo così a diffondere la passione per il gioco del calcio.

“ L'architettura è davvero una cosa che riguarda il benessere delle persone. Penso che le persone vogliano sentirsi bene nello spazio che occupano… se da un lato ha a che fare con l’avere un posto in cui sentirsi al sicuro, dall’altro riguarda il piacere che si prova occupando questo luogo. L’intenzione è quella di ritagliare all’interno della città degli spazi da rendere accessibili a un grande numero di persone, e al tempo stesso permettere che queste persone possano goderne appieno.
È questo a rendere migliore la vita delle persone. ”

Zaha Hadid

Epilogo

L’inaugurazione dello stadio Al Janoub ha avuto risonanza mondiale. La sua realizzazione è stata ampiamente celebrata anche grazie all’eleganza del design che la rende una struttura unica, alle difficoltà tecniche che ha comportato la sua costruzione e al fatto che lo stadio è stato ultimato ben tre anni e mezzo prima dell’inizio della Coppa del Mondo 2022.
Maeg ha portato a termine un’impresa complessa e di grande prestigio, in un contesto climatico estremo e con tempistiche molto stringenti.

Il privilegio di poter realizzare un’opera firmata Zaha Hadid e il riconoscimento internazionale che ne è derivato sono motivo di grande orgoglio per l’azienda, che si prepara ora ad affrontare nuove sfide, arricchita da questa esperienza.
Il calcio di inizio dei Mondiali di Calcio 2022 si avvicina velocemente. Per la prima volta nella storia di questo sport, i tifosi in tutto il mondo aspettano impazienti la stagione invernale per poter tifare la propria nazionale nella massima competizione calcistica. Nel frattempo, il Qatar si prepara a ospitare l’evento sportivo più spettacolare degli ultimi tempi…

“ Realizzare lo stadio Al Janoub per i mondiali di calcio è stato un onore indescrivibile per maeg. In Qatar maeg ha potuto mettersi in gioco, crescere e dimostrare il meglio di sé, dando vita ad un’opera spettacolare che nel 2022 ospiterà un evento sportivo storico, indimenticabile. ”

Alfeo Ortolan, Founder of Maeg Costruzioni SpA

CREDITS

Video: Supreme Committee for Delivery & Legacy, Road to 2022, AFC Asian Cup
Immagini: zaha-hadid.com, fifa.com, thestadiumbusiness.com, aljazeera.com, sc.qa, dohastadiumplusqatar.com

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